FRATTAMAGGIORE, IL PEPERONCINO E LA CONFRATERNITA

Ce ne parla Francesco Capasso, avvocato penalista frattese che si dedica allo studio del peperoncino con interesse e passione al punto di aver creato la confraternita quale sodalizio promotore di un alimento ricco di vitamine e proprietà antibatteriche. Seguono i valori della solidarietà, del sociale e dell'aggregazione   

 FRATTAMAGGIORE (NA) - Sapore forte, profumo inconfondibile. È il risultato di un ricco condimento nella vasta gamma della gastronomia, ovvero la piccantezza del peperoncino. Ci sono diverse varietà di peperoncini. E si distinguono per specie e grado di piccantezza, misurato in Unità Scoville che indica la concentrazione di capsaicina nel peperoncino, ovvero il composto chimico presente nei peperoncini che danno percezione della piccantezza quando mangiamo. La scala, che prende il nome di un farmacista americano, Wilbur Scoville, fu ideata nel 1912 e si basa sulla diluizione dell'estratto di peperoncino in acqua e zucchero fino a quando il "bruciore" non è più avvertibile. Ciò che veramente conta però è che il peperoncino, se si vuole, può accompagnare qualsiasi piatto, ma dipende se si è amante del buon gusto o intenditore che sa perfettamente trasformare quel determinato piatto in una vera e propria esplosione di sapore.

Di questo ce ne parla l'avvocato Francesco Capasso, avvocato penalista di Frattamaggiore, cittadina situata a Nord dell'area metropolitana partenopea che si dedica allo studio del peperoncino con interesse e passione costante: "Il peperoncino - ha spiegato Capasso - è un alimento ricco di vitamine e proprietà antibatteriche ed è sempre pronto ad offrire tanti benefici se  consumato con equilibrio e nelle giuste dosi". Un cultore, insomma l'avvocato frattese che riesce a trascinare e "incollare" intorno a sé chiunque mostra la curiosità, la voglia del sapere al punto di aver formato un gruppo i cui membri  costituiscono la sinergia di pensiero collettivo ispirata al peperoncino rosso, che peraltro in alcune culture,  tra le quali non manca quella napoletana, è anche considerato un portafortuna per scacciare il male. Amici. Comitiva che si è data una precisa denominazione: "Confraternita del peperoncino". Persone, peraltro sensibili al sociale, all'aggregazione, talvolta sostenendosi a vicenda nei momenti importanti; creano ricordi e condividono esperienze uniche, senza obliare quel motto o locuzione poetica latina che cosi recita: "Carpe diem", comunemente tradotta come "Cogli l'attimo".

 Ma c'è altro. La Confraternita del peperoncino - ha detto ancora Capasso - è impegnata nella raccolta di fondi per il restauro dell'antico organo a canne della chiesa dell' Annunziata e Sant'Antonio. Occasione colta in un attimo appunto con il dovuto consenso del parroco, don Nicola, nostro padre spirituale, per evidenziare che in quella chiesa seicentesca, usava l' organo preesistente il musicista e compositore del '700, Francesco Durante". Fondi raccolti con la promozione di eventi e offerte volontarie dei fedeli del luogo che attendono il ritorno dell' organo in fase di riparazione presso un artigiano. Pertanto, non ultima sarà la IX edizione della serata conviviale organizzata e gestita dai confratelli e consorelle volontarie che si terrà, venerdì 26 settembre, a Palazzo Capasso: "Confido in questa edizione un ulteriore successo, grazie anche al  cuore grande degli artisti che parteciperanno e dei confratelli.

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