BIAGIO MATALUNI, NUOVO PRESIDENTE UDIC CAMPANIA

"Lavoreremo insieme, in fraternità e in comunione di intenti per avviare una nuova fase con nuovo stimolo fatto di amicizia, condivisione e di entusiasmo". Cinque le sezioni territoriali su sette rappresentate in adunanza, Benevento, Caserta, Napoli, Nola, Salerno, per eleggere le nomine del nuovo organigramma 


POMPEI (NA) - Biagio Mataluni, nuovo presidente dell' Ucid 
(Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti della Campania). Mataluni succede ad Antonio Apreda con il rispettivo passaggio delle nomine e cariche sociali  tenutosi mercoledì 10 dicembre nella sala convegni dell'Hotel Forum, a seguito di regolare convocazione dell’Assemblea dei soci del gruppo regionale campano. Cinque le sezioni territoriali su sette rappresentate in adunanza, Benevento, Caserta, Napoli, Nola, Salerno, per eleggere le nomine del nuovo organigramma: Amabile Guzzi, vicepresidente vicario; Angelo Fornaro, vicepresidente e tesoriere; Francesco Manca, segretario regionale. L'insediamento del nuovo Consiglio direttivo ispirato secondo i valori spirituali e morali nella gestione della vita associativa, mette in luce il percorso di crescita, la rappresentatività, l' impegno di lavorare in comunione per una buona gestione del sodalizio e per formare i soci ai valori cristiani. Eletti anche i componenti del Collegio dei Revisori del medesimo sodalizio campano. E si tratta di Valerio Azzi, presidente; Donatella Caselli e Fabio Pellegrino. Il Collegio dei Probiviri invece risulta essere composto da Pasquale D’Errico, presidente, Maurizio Baldi e Domenico Romano. "Lavoreremo insieme, in fraternità e in comunione di intenti per avviare una nuova fase con nuovo stimolo fatto di amicizia, condivisione e di entusiasmo - ha detto Mataluni
Il nostro impegno è lavorare in comunione, ispirare l'attività economica ai principi di solidarietà, sussidiarietà e centralità della persona umana e favorire la collaborazione tra imprenditori, dirigenti e professionisti per costruire un'economia più umana, al servizio del bene comune, integrando i valori spirituali e morali nella gestione condivisa dell’attività associativa". 
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