La De Crescenzo è personaggio di rilievo, nel contesto Social. E' cosi.Vuoi o non vuoi lei riece a farsi capire dal popolo, dalla sua gente. E a tanti saccenti politici questo proprio non va giù. Un boccone amaro da ingoiare per una gole troppo strette. la ticktocker ha molte probabilità di essere eletta alle prossime elezioni regionali. E con i tempi che corrono nessuna cattiva critica può smontarla. poichè di cattiveria in giro ce n'è già tanta. per non parlare del incapace e scadente politica che investe l intera penisola. la de crescenzo è una risorsa elettorale di gran peso e misura.


pubblico di rilievo. ha capito tutto, mentre Calenda e i suoi calendini sono ancora gli ultimi della classe: hanno cacciato via da Azione, pseudo-partito di minoranza arrampicato agli specchi di casa De Luca, il consigliere regionale Pasquale Di Fenza che aveva invitato nel suo ufficio la ticktocker, ora diventata la più famosa nel mondo, quanto de Luca presidente, a sventolare il tricolore.


De Crescenzo una risorsa elettorale buttata via al vento, invece di accarezzarla, insegnarle qualcosa di buono, acculturarla, definendo l' avvenuto una pagliacciata.


Come se le pagliaccite nella politica italiana, partendo dai consigli comunali a salire, non esistessero; come se i cafoni in politica non esistessero. Come se lo squallore politico non esistesse. Suvvia!... lo squallore e le pagliacciate ci sono già, semmai l'evento di fenza E de Lorenzo si è configurato nel folklore politico napoletano, che peraltro fa sorridere e stimola la dopamina nel cervello dei più deboli, in un periodo durante il quale si sostengono le guerre, mentre la povertà avanza. Un periodo storico in cui si taglia e si toglie mentre la ladroneria aumenta ogni giorno, in ogni settore.


Lo sventolio della bandiera , non è vilipendio come afferman l' ignornza conclamata, il tumore della socità, ma è sinonimo di attaccamento alla propria terra, alla propria Patria.Il vilipendio della bandiera italina è un reato penale, che punisce chiunque, pubblicamente e intenzionalmente, distrugge, disperde, deteriora, rende inservibile o imbratta la bandiera nazionale oppure sputa su qualsiasi emblema dello Stato. dunque lo sventolio della bandiera all interno di una location istituzionale non è altrpo che un richiamo al popolo, ai simili, evidenziando una eventuale o probabile affaciata nella politica candidandosi regolarmente. La DE Crescenzo il consenso lo ha , i voti li prenderà a chiosa sottolineando il uccesso , ma soprattutto schiatterà in copro i tanti presuntuosi e saccenti che seppur istruiti non valgono niente...Brava Rita...




IL PUNGOLO - Quando recepiscono il rischio di perdere il potere attraverso la semplicità diun probabile e potenziale avversario sono tutti concordi e si danno da fare per influenzare il popolo pecorone..pardon gregge. gregge....cosi i politici italiani facteci caso. l esempio?.. arriva dalla tiktoker, Rita De Crescenzo accolta dal consigliere regionale Pasquale Di Fenza nel suo ufficio.



Tutti sono contro di lei, definendo quell evento, quale squallore politico, senza mai accennare ai cittadini però che lo squallore gia c'è, al di là della cosi detta eredità di guai da parte dei governi e dottrine politiche diverse al governicchi e al relativo melonismio che sostiene le guerre,mentre ti fa aumentare la povertà o ti fa manganellare i giovani studenti, quando manifestano in favore di un popol che ha bisogno di aiuto sostenedo la pace, un problema peraltro che rigurda alla coscenza e non prettamente allo stato dei fatti. Ecco, la Tiktoker

dunque nella sua semplicità e spontaneità, ignara di quanto potesse accadere nel mondo politico ha suscitato una reazione ostile dei vari parlamentari, ovvero d'invidia nascosta dietro la patina finto perbenismo, quel fenomeno psicologico e sociale per cui le persone tendono ad adottare compostamenti, opinioni o decisioni basate su ciò che fanno o credono gli altri , spesso senza una valutazione critica del proprio. morale della favola la decrescenzo ha suscitato non solo l'invidia dei politici, ma soprattutto provocato l' effetto gregge che si nota palesemente nei commenti delle persone comuni sui social, senza rendersi conto che quei post sono analoghi da parte di politici dei destra, di cetro e di sinistra. I primi a non capire i calendini con il loro Calenda che hanno buttato via al vento una risorsa elettorale, definendo quell' evento una buffonata del consigliere, allontanadolo dal partito con provvedimento disciplinare - come lui dice - senza aver sottoscritto alcun documento di espulsione da Azione, peraltro rivolgendo le scuse e affermando di non aver pensato che sarebbe accaduto tanto. Inoltre maggioranza e opposizione di governo nazionale e regionale hanno evidenziato l'incongruenza un tale comportamento nei cvonfronti una esponente Social di rilevanza popolare che ottiene ovunque un successo eccezionale , attirando e addirittura coinvolgendo tantissime persone.  Una tiktoker  sincera, che mostra sè stessa, senza usare termini convenzionali della comunicazione; ti fa sorridere, stimolando nel contempo la dopamina nel cervello. Ma la cosa più importante è che nessuno ancora ha intuito atteggiamento della De Lorenzo e dello stesso consigliere, mai lo potra capire lo stesso Carlo Caleda che non conosce il sottile segno della cultura napoletana antica che ancora oggi vige nei vicoli, nei quartieri attraverso il linguaggio, l' espressione, frasi , proverbi, comportamenti , usanze e costume fanno di Napoli una città unica nel mondo e inimitabile nelle sue caratteristiche. La De Lorenzo con il suo linguaggio originale, che coniuga brillantemente le parole con la cadenza e il comportamento compone la sinfonia inimitabile, del potere della parola, che neppure Vincenzo De Luca per quanto bravo sia con il suo linguaggio riuscurebbe a stare a pari passi con la Tiktoker. Mi spiego meglio: il nodo al pettine di de luca è l istruzione, la cultura. e qundi cade , incorre nell errore di evidenziare il potere politico, l ambiguità , mentre la De Lorenzo ha il senso innato di evidenziare non il potere, ma il potere della parolausare È un linguaggio nel quale il potere della parola genera – intanto – ambiguità


sta trascinado il suo popolo nella tradizione


e non vanno sottovaluti e che i cittadini dovrebbero compredere e difenderli e cioèommaso Aniello d'Amalfi, meglio conosciuto come Masaniello, è stato un pescatore e pescivendolo italiano, protagonista della vasta rivolta che vide, dal 7 al 16 luglio 1647, la popolazione napoletana insorgere contro la pressione fiscale imposta dal governo vicereale spagnolo.È da questa visione del personaggio che deriva il modo di dire "essere un Masaniello" o "fare il Masaniello", rivolto a coloro che incitano le folle con argomenti ritenuti di facile demagogia e populismo.

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