AVERSA
(CE) - “Tanto
è stato fatto da parte della magistratura e delle forze di polizia,
ma è necessario fare tanto ancora. Coinvolgere i giovani
innanzitutto, far capire loro che la legalità è un valore fondante.
E io sono convinto che il nostro territorio abbia tutti gli anticorpi
per poter sempre contrastare con maggiore efficacia la criminalità”.
Cosi il prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo al convegno sulla legalità. Il forum dal tema "Eccellenze aversane Insieme per la legalità si è rivelato quale profonda riflessione sulle vittime del malaffare e lotta alla criminalità organizzata per sostenere il principio della liceità secondo il quale gli organi dello Stato rappresentano il potere conferito dalla legge e sono tenuti a esercitarlo in conformità con i contenuti prescritti dal Diritto. Grande e significativa manifestazione dunque tenutasi in prima serata giovedi 12 settembre nella parrocchia monumentale dei Santi Filippo e Giacomo, detta anche chiesa della Madonna di Casaluce, il cui parroco è don Antonio Fabozzi.
L'iniziativa, promossa dal Comune di Aversa e dalla Diocesi di Aversa, è stata realizzata nell'ambito dei festeggiamenti della Madonna di Casaluce. Ed ha avuto inizio con la partecipazione del X Reggimento della Fanfara dei Carabinieri della Campania, diretta dal LGT. C.S. (Luogotenente- carica speciale), Maestro Luca Berardo. Il concetto del prefetto Castaldo ha rispecchiato la tesi della quasi fine dell'omertà espressa dal presidente dell’Ambulatorio Antiracket e Antiusura di Sos Impresa Caserta, Maurizio Pollini: "Oggi - ha detto Pollini c’è la cultura di denunciare, grazie anche a tante iniziative, l’ultima lo Sportello Antiracket e Antiusura nella sede della Caritas Diocesana di Aversa, l’unica in Italia all’interno di una chiesa”.
Tagliente e senza peli sulla lingua invece don Maurizio Patriciello, il sacerdote di Caivano che da anni lotta contra la terra dei fuochi. E più volte minacciato dall' organizzazione criminale: "Stiamo in questa terra, una terra che la camorra ha segnato pesantemente per quanto si dica che sia scomparsa, non è vero, lo sanno tutti. E poi qui c' è la mentalità camorristica che continua. E quindi c' è una illegalità diffusa. Dobbiamo combattere tutto ciò poichè nell' annuncio del Vangelo è inside la denuncia del male". Un colpo basso questo del sacerdote di Caivano che ancora una volta ha messo in risalto con coraggio le condizioni in cui versa il territorio di Città metropolitana a Nord di Napoli, nonostante gli ultimi interventi del governo.
Da parte sua il sindaco di Aversa Francesco Matacena: "Vogliamo una
città sicura nella quale non ci
sono soprusi e quindi tutti insieme per combattere i fenomeni della deliquenza, in modo corale, amministrazione
comunale, forze dell' ordine e prefettura, associazioni".
Il magistrato Nicola Graziano, invece: "Sono un cittadino aversano che con orgoglio, onore, forza e determinazine porta con sé nel cuore il nome della città". E da cittadino aversano dico che abbiamo capito che si inizia finalmente a parlare, a denunciare. La rivoluzione sta nel fare
le cose, al di là di ogni pregiudizio". Graziano peraltro è autore del manuale "Come contrastare la camorra e le mafie sul piano dei patrimoni. Una pubblicazione che gli è valso il premio Falcone e Borsellino insignito dalla Camera dei deputati. Ma il magistrato aversano è anche autore del libro-inchiesta Matricola zero zero uno – edito da Giapeto. L'opera ci narra di come e quando il magistrato, dopo aver ottenuto un permesso speciale dal ministero della Giustizia, visita una struttura OPG (Ospedali psichiatrici giudiziari) con il suo amico fotoreporter Nicola Baldieri.
Ospite ultimo il vescovo di Aversa Angelo Spinilli che ha dato risalto lla manifestazione quale momento di dialogo e quindi di crescita, con riferimento alla "legge della coscienza, della verità dell' efficacia", contro il peccato che inevitabilmente porta ad essere unici nell' egoismo. Moderatore il giornalista Elpidio Iorio affiancato dalla
giovane Martina Iorio.
Insomma, tanta bella musica e legalità, una "miscela" consumatasi nell' incantevole cornice monumentale dedicata ai Santi Filippo e Giacomo, davanti ad un folto pubblico, peraltro proveniente da tutti i paesi del casertano e della provincia di Napoli.
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