ISCHIA. EPOMEO, "GIGANTE BUONO" O COMPLICE DELLE PIOGGE ASSASSINE?


La vetta del Monte Epomeo

ISOLA D' ISCHIA - Il paradiso dell' arcipelago flegreo è nella storia dei disastri dell' età contemporanea, quelli provocati dall' uomo il quale ignora la natura che se insorge non perdona: Ischia è la maggiore delle isole del Golfo di Napoli, nel Mar Tirreno e, con Procida e Vivara, costituisce l’arcipelago flegreo. Ma soprattutto Ischia è una isola montuosa il cui punto più alto è il Monte Epomeo con i suoi 780 e passa metri. Una massa gigante di tufo vulcanico verdastro è indicata come " il gigante buono" poiché non minaccia eruzione dal 1302. Luogo suggestivo per ammirare tramonti incantevoli e paesaggi mozzafiato. Escursioni a cavallo e passeggiate romantiche nel verde boscoso, sono inoltre, gli ingredienti giusti per stare piacevolmente in compagnia.

 Epomeo, il gigante buono "accarezzato" e amato da turisti di tutto il mondo e di tutte età, ordine e grado culturale, come del resto l' insieme di paesi interni all' isola  verde, cosi denominata per l' intensa vegetazione che la caratterizza. Ma Epomeo ha qualcosa che va oltre il fascino di tutto questo; supera le bellezze dei  reperti e siti dell'epoca romana, parchi e terme naturali. Si, Il Monte Epomeo è un luogo mitologico dove - si dice - si trovi uno dei punti di accesso al mondo sotterraneo di Agarthi, il regno all’ interno della Terra descritto nelle opere di Willis George Emerson. Gli unici altri punti di accesso sarebbero il Polo Nord, il Polo Sud, le piramidi di Giza in Egitto e il deserto dei Gobi in Mongolia. Epomeo è anche questo. Pertanto ti viene la pelle d'oca. Cosa dunque è accaduto sabato 26 novembre? Il gigante buono dalle cui faglie, ovvero fratture di roccia ricoperte da depositi di fango e frana, si è reso complice della pioggia trasformando il tutto in un impasto di puro fango e violenta lava. A quale scopo? Forse si sentiva soffocato e abbandonato negli anni tra i suoi stessi cumuli di materiale tufacei, prodotti nel tempo, senza mai essere ripulito dal personale specializzato? O forse è colpa dell' uomo manipolatore che ha condizionato lo stato climatico scatenando cosi le forti piogge?
Un fatto è certo. L' isola verde ha avuto un brutto colpo dalla natura, che quando insorge te la fa pagare senza sconti. E Casamicciola ne sta pagando le pene, trasformatasi scenario di morte e distruzione di case e boschi. Una frana violenta, indispettita ha ingoiato case, automobili, beni di tutti i generi e persone. A oggi undici il numero delle vittime accertate di cui otto sono i morti, tra adulti e bambini. "Manca una sola donna dispersa, ma le ricerche proseguono. Al resto degli abitanti sono rimaste lacrime di disperazione, bocconi amari per aversi vista la casa distrutta, la famiglia sterminata dalla lava di fango.Oltre mille persone evacuate. Un Piano Operativo di Protezione Civile prevede l' allontanamento temporaneo di 1300 persone dalle aree interessate dalla frana. L' iniziativa serve ad individuare le aree rosse dove si dispone l' allontanamento preventivo della popolazione e aree verdi dove si dispone la possibilità di permanenza dei cittadini. La permanenza presso le strutture ricettive durerà fino a revoca, che sarà disposta in coerenza con gli avvisi di criticità e di allerta meteo.
 











 

 
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Commenti

Stefano ha detto…
Ottimo articolo. Ti abbraccio
Enzo Di Micco ha detto…
Grazie Stefano ...