Mandare a casa il buon Genny potrebbe aver significato che la cultura debba essere frenata, specialmente al Sud
Ma
poi come e dove sono andate a finire le questioni sulle attività
parlamentari quotidiane, problematiche in cui versano i cittadini
comuni, disoccupazione, povertà che avanza?...o il governicchio ha
dirottato tutto e tutti sulla questione Sangiuliano-Boccia per non
parlarne? E che dire del rischio della terza guerra mondiale alle
porte? Mandare a casa il buon Genny potrebbe aver significato che la
cultura debba essere frenata, specialmente al Sud. E Sangiuliano, al
di là della gaffe su Cristoforo Colombo e Galileo Galilei, ha
lavorato bene, ha dato molto, poiché anche quest' errorre è stato
un bene per molti italiani ignoranti e forse anche per qualche
insegnante, che neppure sapevano che la nascita di Galilei è datata
72 anni dopo l’arrivo di Colombo in America.
Questo
per dire, nel dettaglio, che dopo la rovina dell' Istruzione
scolastica da parte del berlusconismo ora è la volta della Cultura.
Si, perché lo sviluppo, l' indipendenza sono un derivato della
Scuola e della Cultura, che fa paura alle destre sovraniste,
specialmente se sei del Sud. E Sangiuliano peraltro napoletano,
cittadino della capitale del Sud, ovvero della capitale dell' ex
Regno delle due Sicilie, seppur di destra è troppo istruito e colto,
quindi inadatto per un governicchio, peraltro alle prese con l'
Autonomia Differenziata e allo stesso tempo sottomesso alla minoranza
leghista. Si,
perché
vuoi o non vuoi nei governicchi italiani decidono le minoranze
alleate, altrimenti tutti a casa. Alla Boccia qualche promessa le è
stata fatta. E alcune porte le sono state aperte. Ha osato chiedere un
incarico di sua competenza. Poi la delusione. “Conflitto di
interesse”. E qui sorge spontanea la domanda di molti curiosi: se
essere ministro e cognato del
presidente
del Consiglio non è conflitto d'interesse, perchè con la Boccia che
non è parente a nessuno, peraltro istruita, colta, competente, è
conflitto d' interresse? Probabilmente sarebbe stata necessaria una
gara d'appalto a cui la Boccia, poichè impreditrice, potesse
partecipare insieme ad altri concorrenti. Ma la palla dell' ignoto è
rimbalzata velocemente creando non pochi disagi al ministro della
Cultura; creando soprattutto una motivazione per la quale Sangiuliano
salutasse una volta per tutte il governo con una lettera indirizzata
a Giorgia
Meloni nella
quale parla di aver messo in piedi "grandi mostre su autori e
personaggi storici che la sinistra aveva ignorato per ragioni
ideologiche".
"Sono consapevole - scrive ancora il ministro - di aver
toccato un nervo sensibile e di essermi attirato molte inimicizie
avendo scelto di rivedere il sistema dei contributi al cinema
ricercando più efficienza e meno sprechi". Leggerezza dunque
del ministro o l'ombra del mistero incombe sul Palazzo per colpire
quel
figlio
del Sud dalla cui cultura infastidisce la Lega in un periodo in cui
si parla tanto di Autonomia Differenziata? Un fatto è certo: il
complotto, da sempre, fa da cavallo di battaglia nella politica
horribilis. Sangiuliano seppur di destra putroppo è napoletano,
discendente di quella Napoli risorgimentale tanto desiderata a suo
tempo da Camillo
Benso Conte di Cavour piemontese
per eccellenza, liberale e stratega politico di grande livello che
riusci a convincere e rendere suo complice un
coglione senza cervello dal cognome Garibaldi,
che viveva di solo gloria, peraltro oggi bersagliati tutti e due
dalla maldicenza leghista, che invoca l'Autonomia Differenziata.
Opzione non pericolosa, ma che potrebbe diventare il trampolino di
lancio per una eventuale scissione del Nord dal Sud. E
Gennaro
Sangiuliano in
tutto questo rimane l' agnello sacrificato, silurato, defenestrato
per avere la colpa di essere napoletano colto in un periodo durante
il quale serve l' incultura e non le ingenue leggerezze. Genny sei di
destra, ma sei anche un giornalista. E questo è quanto basta per
renderti libero e lontano da ogni maldicenza.
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