AFRAGOLA, SCARPETTE ROSSE IN "SANT'ANTONIO"


Il significativo senso della Giornata internazionale di eliminazione della violenza sulle donne manifestato con il 'rumore' intellettuale di professioniste. Iniziativa promossa e organizzata dall'Associazione culturale ME.Te.Ora.

AFRAGOLA (NA) - Scarpette rosse. Scarpette dal colore del sangue. Donne uccise. Un simbolo per sensibilizzare l'opinione pubblica su un problema collettivo quale la violenza di genere che affligge e preoccupa poiché di difficile soluzione, ma non impossibile, al punto di aver istituito la Giornata internazionale di eliminazione della violenza sulle donne. Donne che non ci sono più. Donne a cui è stata spezzata la vita. Donne che avevano una identità, sensazioni, emozioni, sogni da realizzare stando accanto o in compagnia del proprio uomo, ma che proprio quell' uomo poi ha provocato loro la  morte dopo averle colpite a sangue. Ne ha dato atto in questi ultimi giorni l'uccisione di Giulia Cecchettin da parte di Filippo Turetta. “Scarpette rosse”, denominazione in ricordo delle tre sorelle Mirabal, deportate, violentate e uccise il 25 novembre del 1960 nella Repubblica Dominicana. Una data. Una giornata dipinta di rosso voluta, istituita dall' Onu (Organizzazione Nazioni Unite) nel 1999. 

Bene, siamo ad Afragola, in provincia di Napoli, nella Sala convegni della Basilica Minore di Sant' Antonio di Padova. Qui venerdì 22 novembre l' Associazione Culturale Me. Te. Ora., sodalizio attivo nel tessuto socio-culturale di cui è presidente Orsola Di Marzo, ha presentato un cartellone d' iniziative per mettere in campo il proprio contributo, facendo 'rumore' con il dibattito, la discussione, il confronto e non promuovendo il consueto minuto di silenzio. "Ma il nostro fine -  ha detto la presidente del sodalizio - è anche promuovere l‘inclusività, ridurre la differenza di genere con la collaborazione di persone che mettono in primo piano la propria professione". Sono intervenute appunto la psicoanalista e psicodrammatista, Elena Senese, nonché Aurelie Cannelle e Rita Sannino in letture teatrali.

Significativa la presentazione del libro dal titolo “Non solo numeri, 50 paia di scarpette rosse...e tanto”, scritto da Teresa Del Prete. Edito da Isa. Nelle sue pagine, l'autrice trascrive storie reali di donne che hanno vissuto momenti dolorosi per mano del partner che avevano amato, nonché della salvezza, all' ultimo istante, dalla propria uccisione. Ma la scrittrice mette anche in luce raffinatamente alcuni concetti su quanto accade sul piano sociale in Italia. Teresa Del Prete, docente Miur, non è nuova a pubblicazioni rivolte a spinose condizioni in cui versano le donne. Molto nota nell' area di Città Metropolitana a Nord di Napoli quale promotrice di manifestazioni di rilievo con riferimento al mondo della donna. 



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Commenti

Orsola Di Marzo ha detto…
Grazie di cuore Enzo Di Micco per lo splendido articolo curato con ricchezza di particolari, grazie per la tua attenzione costante verso le iniziative della nostra associazione culturale.
Un abbraccio Orsola Di Marzo.