CAMPANIA, ELEZIONI REGIONALI E AMMINISTRATIVE. QUATTRO CHIACCHIERE A VOLO D' UCCELLO CON PASQUALE CHIACCHIO

NAPOLI  - "Riteniamo di avere la forza, le idee e lo spessore di rappresentare le istanze dei nostri territori ai diversi livelli istituzionali". A parlare è Pasquale Chiacchio che aggiunge:"Sono candidato alla Regione Campania, nella lista di “Italia viva” a sostegno di Vincenzo De Luca - presidente, nonché al Consiglio comunale di Cardito sempre sotto il simbolo del partito di Renzi, a sostegno del sindaco Giuseppe Cirillo, a dimostrazione che la nostra è stata una scelta politica e partitica mirata, convinta, seria, espressione di un percorso che vogliamo costruire seguendo l’itinerario di sempre: il cittadino al centro". Chiacchio dunque, apre un nuovo capitolo, questa volta ricco di performance. L'esponente di Iv ha sempre messo in evidenza l'azione politica quale servizio sociale autentico in favore del cittadino, bimbo, ragazzo o anziano che sia, esternando l'innata passione e istintiva dedizione verso il suo paese natio. Ne hanno dato atto in questi anni i numerosi componenti del suo sodalizio, dal numero sempre crescente, "Associazione "Cardito per il Futuro", nata in "quella" piazza Santa Croce, ingresso di un paese, un tempo laboratorio politico a servizio dell'intera area metropolitana a nord di Napoli. E da lì, l' imprenditore con la  laurea di avvocato ha voluto iniziare un percorso, come se volesse alzare quella croce monumentale per dire "vade retro" alle manchevolezze di politicanti privi di garbo e senso di responsabilità.  Gli abitanti della cittadina sannita a nord di Napoli invocano una migliore qualità di vita. Ma per Chiacchio - in primis la politica necessita di essere rilanciata unendo le forze per elaborare una ricetta di sviluppo che nasca da idee semplici e funzionali come una visione complessiva del territorio. Insomma, l' esponente di Iv, candidato alle regionali e alle amministrative, tiene a garantire il “salto di qualità” alla rappresentanza dei territori: "Ci ricandidiamo per non disperdere, anzi, per valorizzare, il lavoro messo in campo fino ad oggi", ha detto ancora "spruzzando" entusiasmo da tutte le parti. Ed ha  concluso: "Abbiamo scelto “Italia viva” e parlo al plurale perché noi siamo abituati a ragionare così, a fare le scelte di gruppo, maturate attraverso i confronti e  ciò che possiamo fare per i territori e per i cittadini".
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