CORONAVIRUS. SAN GENNARO HA CREDUTO DI FARE BENE IL MIRACOLO, MA...

                              
NAPOLI - Se questo coronavirus per molti è un guaio, per moltissimi napoletani è una punizione voluta dal Padreterno che però si è trovato d'avanti ad un forte oppositore, San Gennaro, chiamato in causa con le preghiere insistenti del  cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe. Che cosa è successo? Il santo patrono di Napoli per accontentare Sua eminenza, ha scelto un prediletto, il professor Paolo Ascierto (nella foto accanto a destra) direttore dell’Unità di Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative all’ Istituto Nazionale Tumori Pascale di Napoli. Il sanitario, per far stare bene gli ammalati s' è messo a fare un po' lo scienziato fuori dagli schemi della sua professione. Un po' ha contattato alcuni colleghi cinesi fino a che le cose oggi stanno andando bene al punto che  questo particolare lavoro è ora in itinere per la nascita di una vera e propria terapia di sistema per tutti nel mondo. Si tratta di ufficializzare l'entrata in campo di un farmaco che gli oncologi già usano in favore dei loro pazienti: Actemra, Tolicizumab, è lanticorpo monoclonale utilizzato
per il trattamento dell' artrite reumatoide e che riesce ad essere efficace anche sulla polmonite indotta dal coronavirus. Sui social la tempesta è a cielo aperto: "Mo, i virologi ricercatori che faranno - domandano - prenderanno ordine da uno che fa l'oncologo?" No!...devono comprendere i voleri di San Gennaro che, vuoi o non vuoi, è il patrono di Napoli. Al massimo, se proprio ci tiene, il direttore del reparto di malattie infettive del Sacco di Milano, Massimo Galli, (nella foto in alto a sinistra) invece di prendersela con Ascierto potrebbe rivolgersi al cardinale Sepe che se  avesse fatto le preghiere senza rivolgersi a San Gennaro, non ci sarebbe stato il patatrac nord-sud. E Gesù avrebbe pure continuato a dare una sterzata a questa società indisciplinata, specialmente ai politici, inconfutabili peccatori. 
Il cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe


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