IO LA PENSO COSI


Sto pensando a quando, per la prima volta, scrissi un articolo su Matteo Renzi. Ebbi la capacità di intuire subito cosa volesse veramente e quale sarebbe stato il suo disegno politico nazionale. Fui attratto dalla sua idea di voler eliminare una delle Camere e ridimensionare il numero dei parlamentari. Fui fortunato, perchè come lui ebbe il coraggio di esternare la propia idea, io ebbi il coraggio di redigere l'articolo. Pertanto, ricodo che su di me arrivavano tantissime critiche negative, ovviamente all'italiana. Perchè dovete sapere Voi miei lettori affezionati, che l'italiano è il classico coglione che ha sempre paura del cambiamento. L'italiano crede sempre di perdere quando le cose cambiano, poichè non ha voglia di impegnarsi, di studiare, di rimboccarsi le maniche. Ebbene, dicevo, fui fortunato nonostante le critiche e pernacchia che i miei colleghi , amici e non amici, mi sparavano senza pietà. Fortunato tuttora perchè sono il primo giornalista italiano che ha parlato di Renzi e che già a quei tempi aveva capito dove volesse arriavre l'ex scout. La mia popolarità fra i lettori della mia regione aumentò tantissima. In verità anche le pernacchia e molte parolacce
aumentarono tantissime. Ricordo che, spesso, ero costretto sciogliere il nodo della cravatta o la cintura, poichè non sono un santo. Romantico lo sono, anzi, scrivo poesie, preghiere no, non me ne viene una. Ecco, Renzi poi ha fatto l'errore nella proposta referendaria di diminuire si i senatori , ma di ripescarli, senza alcuna indicazione del popolo all'interno dei partiti o
dalle case municipali, come assessori o sindaci. Qui fui deluso, molto deluso al punto che il giorno della votazione referendaria me ne andai sulla spiaggia a far volare l'aquilone. Oggi, io sono ancora del parere che, o la Camera o il Senato debba essere eliminato, senza rimpianti, ma con un disegno uquilibrato in modo da dare alla popolazione l'opprtunità di potersi esprimere, di conservare la sovranità. Renzi ha sbagliato, ma d'altro canto chi non sbaglia?...Allora, qui, bisogna scendere in campo caro Matteo con un preciso messaggio: ammettere di aver sbagliato e ricominciare daccapo. Perchè le opportunità ci sono, le destre sono inguaiate, non parlano e non sanno parlare, se soltanto alzare il tono spregiudicato come i venditori ambulanti. I grillini? il grillo parlante 
impone i suoi adepti ad esprimersi con il linguaggio dell'antipolitica ovvero questi fanno politica usando metodi dell'antipolitica. Sei riuscito ad entrare nel cuore della Ue, dopo le fugure di merda internazionali di un uomo ormai anziano, che se lo guardi fa anche tenerezza.I suoi colonnelli non contano nulla se lui c'è, figurati ora che è anziano. Diamoci da fare, iniziamo a fare campagna elettorale ammettendo l'errore, senza giri di parole, iniziamo a promettere che una delle camere dovà essere eliminata, ma con la partecipazione dei cittadini, che hanno la sovranità. Facciamo in modo che io quelle pernacchia che ho assorbito, le potrò restituire...
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