AMATRICE, 7 ANNI DAL TERREMOTO

 

278 Morti sotto le macerie. Polvere e lacrime sui volti degli scampati, che oggi aspettano ancora di avere la dimora accogliente

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AMATRICE (RI) -  24 agosto dell'anno 2016. La cronaca di quel giorno elenca 278 vittime accertate di cui 208 ad Amatrice, ma si teme un bilancio peggiore. Si scava, si continua a scavare anche a mani nude tra le macerie in cerca di sopravvissuti nonostante il numero dei scampati alla morte. È il più alto della storia degli ultimi terremoti con 215 persone messe in salvo. Merito dei volontari, dei soccorritori, dei Vigili del Fuoco, uomini e donne scavano con il respiro profondo per farsi forza contro il tempo. “Un gran numero di persone lavora incessantemente per soccorrere e salvare quante più vite possibili. Ecco, questa è la sintesi della cronaca trascritta in un giorno in cui non avremmo voluto che si verificassero questi momenti sconvolgenti, che ancora oggi lasciano una ferita aperta, profonda, un ricordo di dolore nelle tante famiglie spezzate da quella tragedia, ma è importante non dimenticare quell'amaro 24 agosto. Ore 3.37 del mattino una prima scossa arriva con magnitudo 6.0 della scala Mercalli rasando al suolo le abitazioni dei comuni di Accumuli, Arquata e Pescara del Tronto. Una data dal sapore amaro durante la quale si segnalano oltre 300 scosse. Sgomento e paura. Terrore. Oggi si aspettano ancora tante risposte da parte delle istituzioni che non hanno dato, ai colpiti dal sisma,  la dimora in cui poter vivere a proprio agio. E siamo ad "affrontare" con la mente l' ira della natura, che ti  mette in ginocchio uomini e donne, bambini e anziani con lacrime e  polvere sul viso, l'impasto di fango, se non sei morto sotto le macerie. Dio mio preghiamo! 

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