NAPOLI, GIOCHI LEGALI: REGOLE E DAZI CERTI E SOSTENIBILI

Parla il presidente di ASGI Pasquale Chiacchio: "Necessitano regole certe per stabilire uno schema preciso di tutti gli operatori di categoria, partendo dai dipendenti, che hanno famiglia e devono lavorare con serenità, vivere dignitosamente"  


NAPOLI - Regolamentazione e fiscalità nel settore del gioco legale; s
oluzioni concrete e prospettive future; divieto di pubblicità al gioco; discriminazioni bancarie nei confronti degli operatori di gioco. Questi alcuni dei numerosi punti discussi nel corso del convegno su 
Giochi legali: regole e dazi certi e sostenibili”, tenutosi  nella mattinata di giovedi 19 maggio nella sala consiliare del comune diNapoli. Manifestazione promossa e organizzata dall' Associazione Scommesse Gestori Italia, il cui presidente nazionale è Pasquale Chiacchio.
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Si tratta di un incontro-confronto fra operatori del settore, politici e figure istituzionali, che  hanno centrato le problematiche di un comparto che necessita di essere rilanciato, al fine di evitare danni economici e la cattiva immagine di un contesto quale quello dei giochi legali. "Stiamo vivendo un periodo difficile - ha spiegato il presidente  Chiacchio - Pertanto ci diamo da fare per evidenziare allo Stato le problematiche e nel contempo proponiamo nuove normative per una più efficace riorganizzazione del settore sul piano nazionale". 

Chiacchio ha indicato la legge regionale della Campania che è "ritenuta la migliore a livello nazionale". Frutto dell' impegno dell' Associazione Gestori Scommesse Italia - ha detto ancora - ma soprattutto costituisce un lavoro di squadra composto da politici, responsabili della Sanità e imprenditori rappresentanti di associazioni di categoria". Insomma per il presidente di Asgi una riforma a livello nazionale, una legge fatta dal Parlamento estinguerebbe tutti i regolamenti diversificati nelle regioni italiane. Appello allo Stato dunque  per ottenere regole certe per stabilire uno schema preciso di tutti gli operatori di categoria, partendo dai dipendenti, che hanno famiglia e devono lavorare con serenità, vivere dignitosamente. Il comparto del gioco legale genera ogni anno poco meno di 13 miliardi di euro, che vanno nelle casse dello Stato. E quindi fa da pilastro alla finanza pubblica. Ma non è tutto. Nel corso del forum. moderato dal presidente dell' Ordine dei giornalisti Mimmo Falco, i vari componenti di categoria hanno lamentato la discriminazione delle banche nei confronti degli operatori di gioco. E qui Chiacchio ha assicurato loro che "la raccolta delle firme è ancora in corso". Resta l' amarezza espressa dal vice presidente di AGSI  Giuseppe Bruscolotti che ha evidenziato "la rigidità degli istituti bancari auspicando quando prima un migliore rapporto al fine di evitare ulteriori danni alla categoria".

E su questo è intervenuto anche il
 rettore dell’Università Auge, Giuseppe Catapano, quest'ultimo scrittore, autore di tre libri sul tema Banche e Anomalie: “Le banche non possono vietare operazioni finanziarie - ha detto - perché il limite è rappresentato solo da questioni etiche, ma non può avere pregiudizi sull’attività".  
Il presidente nazionale del Ciga - Comitato ippico guidatori e allenatoriMario Minopoli, invece, ha dato le indicazioni prendendo come  esempio le condizioni in cui versa l'ippica: Sono qui per chiedere al governo di cambiare le cose perché siamo quasi a un punto di non ritorno. Parlo a nome di tutta l’ippica - ha detto - non se ne può più. La scommessa ippica deve avere un risvolto decisivo, chiaro, non è giusto che venga pubblicizzata sempre negativamente. L’ippica ha tanti lati positivi”. 
Ecco, questi alcuni interventi nel corso del forum per una  riflessione da condividere sul piano delle nuove normative, attraverso la stampa, i media che possano dare una immaginne migliore di chi produce danaro rispettando le regole della legalità. Una iniziativa itinerante partita da Napoli quale “capitale” del Sud, ma che rigurda l'Italia unita dalla politica. 

I vari operatori di categoria provenienti da varie regioni della Penisola hanno sottolineato la necessità di una efficiente riorganizzazione dell' intero comparto nazionale del gioco legale. E i ralatori, alcuni dei quali politici, hanno manifestato compiacimenti dando supporto alla categoria, indipendentemente dalla fazione politica di appartenenza, come i consiglieri regionali della Campania, Severino NappiRaffaele Pisacane e Fulvio FrezzaSono intevenuti inoltre il presidente della delegazione Campania di Sapar, Girolamo GinettiPasquale De Lucia, già direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli per la Campania e l'avvocato, esperto di giochi legali, Stefano Sbordoni.

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