NAPOLI, GIUSTIZIA IN AGITAZIONE. PERSONALE IN ASSEMBLEA E PRESIDIO SINDACALE

 NAPOLI - L' appuntamento è nella Piazza Porzio alle ore 10 di mercoledì 13 ottobre. Nel cuore del Centro Direzionale del capoluogo campano scatta la mobilitazione. Il presidio sindacale per un segnale forte del personale della Giustizia: Innovare quanto prima l'informatizzazione e la digitalizzazione degli uffici giudiziari. Napoli, dunque, alza il "sipario" del teatro delle parti sociali e della Funzione Pubblica dietro il quale già da tempo divampano le fiamme per richiamare l'attenzione dell' opinione pubblica su un problema di grande entità del lavoratori della Giustizia, ma anche di elevate contraddizione da parte del Governo che in tali e disagiate condizioni dei lavoratori e lavoratrici pensa ad una riforma della Giustizia per velocizzare i processi. Così i componenti delle segreterie napoletane della Funzione Pubblica di Cisl, Carlo TortoraCgil, Rosanna Ferreri e Uil, Pierluigi Di Benedetto: "Non basteranno neppure le assunzioni previste per rimettere in piedi il sistema ormai inadeguato per la carenza di personale che ha raggiunto livelli allarmanti negli uffici giudiziari nella Esecuzione Penale Interna ed Esterna e negli Archivi Notarili" -  dice ancora Rosanna Ferreri della Cgil Fp Napoli: "La penuria di risorse materiali ed una informatizzazione che rimane incompiuta nonostante i cospicui investimenti, sono una ulteriore piaga che non si rimargina”. 

Rosanna Ferrari, Carlo Tortora e Pierluigi Di Benedetto

E con poco personale i processi saranno ancor più lunghi. “Ed è per questo che cerchiamo di spiegare che anche le prossime assunzioni previste dal Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), solo a tempo determinato, per la sola amministrazione giudiziaria ovvero addetti all’ufficio per il processo, paradossalmente rischiano di peggiorare la situazione in quanto scaricheranno ulteriore lavoro sulle cancellerie a partire dalle udienze e dalle esecuzioni civili e penali che si moltiplicheranno”, afferma Carlo Tortora della Cisl Fp Napoli. Da parte sua Pierluigi Di Benedetto della Uil Pa, dice: “Tra le scelte politiche sbagliate, emblematica da ultimo è quella che concerne il possesso del Green Pass negli uffici giudiziari e nelle strutture penitenziarie, inspiegabilmente imposto a magistrati, anche onorari e lavoratori, ma non all’utenza (avvocati, periti, testimoni ecc.) che affolla uffici ed istituti nonostante la pandemia ancora in atto”. Insomma, per le tre confederazioni sindacali della Funzione Pubblica "la situazione, già di per sé disastrosa, è aggravata dalla violazione delle relazioni sindacali disapplicando gli accordi sottoscritti (come ad esempio la mobilità ed il Contratto Collettivo Nazionale Integrativo con particolare riferimento alla contrattazione sul salario accessorio) e le norme di legge approvate dal Parlamento pregiudicano l’efficienza degli uffici. Nel grigio dipinto di grigio i lavoratori del Palazzo di Giustizia dicono basta ad una condizione di lavoro a dir poco incomparabile. E per questo scenderanno in campo a manifestare ognuno il Sacrosanto diritto. Mercoledì 13 ottobre prossimo dalle 10,00 alle 12,00 Assemblea-Presidio. Lavoratrici e lavoratori degli Uffici Giudiziari nella piazza Porzio, spazio antistante all’entrata del Nuovo Palazzo di Giustizia. 

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