MILITE IGNOTO, ECCO IL COME E PERCHÈ

La bara del Milite Ignoto prima di essere tumulata

Un soldato italiano caduto sul fronte durante la prima guerra mondiale e sepolto a Roma sotto la statua della dea Roma all'Altare della Patria al Vittoriano. Stiamo parlando del Milite Ignoto il cui corpo fu scelto tra un numero di caduti in condizione da non poter essere identificati. Caduti e dispersi in guerra. Italiani. Questo, dunque, il significativo senso della tomba dell' "Ignoto commilitone": Conservare con onore il ricordo perpetuo. L'idea fu del colonnello Giulio Douhet, poi diventato generale nonostante una vita militare travagliata per l'indole di intellettuale che aveva e tanti contrasti con politici e suoi gerarchi, peraltro nato e cresciuto a Caserta, quindi meridionale. Per Douhet l' idea di promuovere questo alto valore sociale, umano e di spirito militare, significava "che la salma di un soldato italiano ucciso in combattimento, sul campo e per ovvie ragioni non identificata, fosse solennemente trasportata a Roma e collocata al Pantheon. Simbolo della grandezza di tutti i soldati d'Italia - diceva Douhet - e segno della riconoscenza dell' Italia verso tutti i suoi figli, altare del sacro culto della Patria". Di qui, e dopo non facili performance, il progetto di legge denominato: "Sepoltura della salma di un soldato ignoto". L iniziativa fu presentata alla Camera dei deputati il 20 giugno 1921, dal ministro della guerra Giulio Rodinò, pochi giorni prima delle dimissioni del quinto governo Giolitti, che aveva indicato data e luogo della sepoltura. Insomma, 100 anni fa, precisamente il 4 novembre del 1921, ebbe luogo la tumulazione del Milite Ignoto nel sacello dell’Altare della Patria. Ma c' è altro: Undici salme, una sola delle quali sarebbe stata tumulata a Roma al Vittoriano, furono trasportate nella Basilica di Aquileia, comune del Friuli Venezia Giulia.
Le undici bare dei caduti tra le quali una da scegliere 
 
Così  Maria Bergamas, abitante di Trieste, il cui figlio Antonio, disertore dell'esercito austriaco e volontario nelle fila italiane, caduto in combattimento senza che il suo corpo potesse essere identificato, fu chiamata a scegliere una tra le undici bare, tutte identiche. Il Feretro prescelto fu trasferito a Roma su ferrovia, con un convoglio speciale a velocità ridotta sulla linea Aquileia-Venezia-Bologna-Firenze-Roma. Prima della tumulazione, un soldato semplice pose sulla bara l’elmetto di fante. Il feretro del Milite Ignoto veniva quindi inserito nel sacello e così tumulato all'interno quel monumento, definito Altare della Patria.
Maria Bergamas

In occasione di questa importante iniziativa, ovvero del  centenario della traslazione del Milite Ignoto all’Altare della patria (Roma, 4 novembre 1921-2021), il Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), ha avviato il progetto “Milite Ignoto, Cittadino d’Italia” per il conferimento della cittadinanza onoraria da parte di tutti i Comuni italiani. L’iniziativa è sostenuta anche dal Consiglio Nazionale Permanente delle Associazioni d’Arma (ASSOARMA).
 Da parte sua ,il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, nei giorni scorsi , ha inaugurato il Cimitero degli Eroi di Aquileia, dopo la ristrutturazione, ha deposto una corona d’alloro in
omaggio agli ignoti militi sepolti ad Aquileia . 
 















 

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