L' AQUILA, PERDONANZA CELESTINIANA. OMAGGIO ALLA VOLONTA' DI UN PAPA

E' antica di 727 anni. E in questi giorni si tiene a L' Aquila. Si tratta della "Perdonanza celestiniana",  manifestazione voluta la prima volta da Celestino V per omaggiare la città de L'Aquila dove fu incoronato Papa il 29 agosto del 1294. Qui Celestino quinto istituisce il primo Giubileo della storia. E con la  Bolla del Perdono concede indulgenza plenaria “a quanti sinceramente pentiti e confessati saranno entrati nella Chiesa di Santa Maria di Collemaggio, dai vespri della vigilia della festività di Giovanni Battista fino ai vespri immediatamente seguenti la festività”.  

Celestino V detto anche Pietro da Morrone
 

"Il perdono a cui ci richiama la Perdonanza - spiega il cardinale Giuseppe Petrocchi, Arcivescovo Metropolita de L' Aquila è un atto “complesso”,  richiede l’intervento “coordinato” di molte virtù, tra cui la fortezza, la prudenza e la mitezza". E aggiunge: "Il Perdono non va scambiato con stili rinunciatari o con valutazioni distorte. Perdonare non vuol dire far finta di niente come se la cosa non fosse mai accaduta, né pretendere di cancellare il passato dalla memoria. Perdonare presuppone il non restare imbrigliati nel rancore per mantenere aperta o ripristinare la via dell’ascolto, della benevolenza, della speranza. Chi perdona prende “sul” serio ciò che è accaduto, ma lo supera. Non si lascia sopraffare dal male, ma vince il male con il bene". 

Il cardinale de L' Aquila, Giuseppe Petrocchi

A L'Aquila ogni anno si rinnova il rito dell’apertura della Porta Santa della basilica di Santa Maria di Collemaggio fatta costruire dallo stesso Celestino V, dove  all'interno del mausoleo realizzato ad opera di Girolamo da Vicenza è sepolto il  primo papa che volle esercitare il proprio ministero al di fuori dei confini dello Stato Pontificio, ma anche il sesto papa a lasciare il pontificato, ovvero un po' come ai giorni d'oggi ha fatto Papa Ratzinger.

L'Aquila, Basilica Santa Maria di Collemaggio

 La 727esima Perdonanza Celestiniana dell’anno 2021 non poteva che essere dedicata alla formazione e alla ricerca, elementi che racchiudono in sé la volontà di conoscere, di aprirsi alla cultura e al sapere. "E L’ Aquila - dice il sindaco Pierluigi Biondi - ne è portatrice attraverso i suoi valori identitari – dei quali Celestino V è uno straordinario e innovativo testimone – e la sua determinazione nella rinascita che non è solo ricostruzione fisica, ma anche crescita della classe dirigente del futuro, attraverso il sostegno dei centri del sapere. Non è un caso che, quest’anno, le figure principali del corteo siano tre persone legate al mondo dell’istruzione". E dice ancora - il primo cittadino de L' Aquila: "Con questa scelta abbracciamo le famiglie, tutti i bambini e i ragazzi che sono stati costretti a fare lezione davanti a un computer, il corpo docente e non docente che ha dovuto confrontarsi con un modo nuovo e anomalo di formare, chi ha dovuto rinunciare ai riti della giovane età".  
l'Aquila, il sindaco, Pierluigi Biondi

Fa eco al  sindaco Biondi  il presidente del Consiglio comunale Roberto Tinari: "La Bolla del Perdono, promulgata da Papa Celestino V e affidata alla città dell’Aquila da oltre sette secoli, rimane un documento di straordinaria modernità, un messaggio di altissimo valore morale, più che mai attuale, che richiama ognuno di noi a dare concreta attuazione ai doveri di solidarietà, cura e accoglienza verso i più bisognosi, i malati, gli ultimi della Terra".
L'Aquila, il presidente del Consiglio comunale, Roberto Tinari

Celestino V,  Il suo vero nome era  Pietro Angelerio, da giovane ebbe la vocazione del religioso eremita. Cosi  prima di diventare papa Pietro si ritirò nell' Eramo di Sant' Onofrio al Morrone sulle pendici dell' omonimo monte,  nel comune di Sulmona in provincia de L' Aquila. Per questo motivo è detto e venerato anche come Pietro da Morrone. E la Perdonanza si è aperta a Sulmona con il cammino del "Fuoco del Morrone". Si tratta in pratica della suggestiva fiaccola scortata dal Movimento Celestiniano che il 16 agosto scorso è partita dall’Eremo di Sant’Onofrio e giunta, dopo varie tappe nei comuni limitrofi, a l’Aquila, nel  piazzale di Collemaggio, la sera del 23 agosto. Qui è stata  consegnata nelle mani del primo cittadino che  ha acceso il tripode della pace, dando il via alle celebrazioni della 727esima Perdonanza celestiniana, che terminerà lunedì 30 agosto. 
Sulmona, Eremo di  Sant' Onofrio sul Monte Morrone 

Ricco il cartellone degli eventi di intrattenimento e di divertimento. Concerti e spettacoli elencati nel programma al sito www.perdonanza-celestiniana.it  E qui si esprime il direttore artistico Leonardo De Amicis, che dice: "L’Aquila non si ferma, si rimette in viaggio e si prepara ad ospitare grandi eventi. La Perdonanza vuole dunque essere un grande contenitore in cui ogni cosa ha il ruolo di costruire un viaggio unico".  
Il direttore artistico, Leonardo De Amicis

Una manifestazione dunque  ricca di significato oltre che religiosa, sociale e culturale al punto che l’UNESCO ha riconosciuto la Festa della Perdonanza quale patrimonio culturale immateriale dell’umanità già a dicembre 2019. Tant'è che durante il cammino del Fuoco del Morrone c' è stata una tappa importante con la celebrazione in omaggio ai tre riconoscimenti Unesco: la Perdonanza, la Transumanza e l’Alpinismo. L’Associazione Comitato Festa della Perdonanza Celestiniana ha consegnato ai sindaci di Caporciano, San Pio delle Camere, Prata d'Ansidonia e Navelli  il diploma di appartenenza alle Comunità “Perdonanza Unesco”. La Giornata è stata dedicata al ricordo della Decana dell'Associazione Giovanna Di Matteo, scomparsa nell'aprile scorso, con la proiezione del film-documento  "Il segno del perdono". 


                                      👉 Scarica il programma


 

















 

Print Friendly and PDF

Commenti