CORONAVIRUS. DA COSA NASCE COSA, IL DELUCHISMO

 Mutano abitudini dell'uomo. Cambia anche la natura dalla quale il Paese riottiene l' identità d'origine. Contesto in cui si fa spazio un uomo politico con le sue regole severe, ma umane, che fanno perdere terreno sotto i piedi ai maggiori esponenti della politica nazionale e allo stesso tempo diventa popolare nel mondo intero


NAPOLI - È dal mese di marzo che stiamo vivendo giorni di incertezza a causa del Cornovurus. La curva del contagio grafico è cresciuta smisuratamente in Europa e nel mondo. E in questi ultimi giorni, dopo un periodo di apertura delle attività lavorative, sociali e sportive, le cose non vanno per il verso giusto neppure in Italia. Qui l' onda è altissima. Tant' è che il governo sta azionando misure più restrittive per arginare la diffusione del coranavirus. Motivo per cui ordinanze e decreti fanno da cavallo di battaglia per indicarci sacrifici, stringere la cinchia per evitare il peggio. Resta un neo: in questa panoramica tristissima c' è chi vuole per forza che si aprano strutture per il divertimento, passatempo come bar e ristoranti, senza che si rispettino orari prestabliti dalle autorità competenti, cadendo nella contraddizione di promuovere allo stesso tempo la difesa dell'economia, come di un Paese industrializzato.
Una illusione, peraltro già appurata con risultati negativi dopo che nei mesi estivi si sono tenuti aperti gli stabilimenti balneari e luoghi di divertimento. Oggi stiamo subendo l' ulteriore disatro per causa dal centrodestra sostenuto da una certa stampa sempre meno professionale e fuori dai dettami della deontologia. Eppure nei primi mesi di disagio abbiamo dimostrato all' Europa e nel mondo di essere stati un Paese disciplinato e corretto nell'attesa di nuove indicazioni da parte del governo per frenare il "nemico micidiale" che affligge tutt'ora intere famiglie. Il Covid-19 in poche mesi aveva mutato abitudini ed usanze della vita dell'uomo; aveva cambiato anche la natura dalla quale il Paese ha ritrovato la sua identità d' origine. Di qui la domanda sorge spontanea: C'è forse qualcuno che abbia timore che l' Italia riprenda la sua vera identità, quella di essere di origine contadina, partendo da Napoli? La città per antonimasia capitale del meriodione e capolugo della Campania Felix, come era definita in epoca romana, per il clima mite e il terreno fertile. Potrebbe accadere anche questo. Spesso, da cosa nasce cosa. E perchè no? Fino ad arrivare anche nel merito della "Questione Meridionale", cancellata dal berlusconismo, che ha cresciuto una generazione di "Io non so". Pertanto l' unica economia da difendere nel finto ottimismo del centrodestra rimane quella del risparmiatore costretto a nascondere i soldi sotto il materasso per non affidarli alle banche ladrone. La parola chiave di questo disastro sostenuta dal centrodestra, è dunque "Economia da difendere", che però non c' è. Di qui oggi l' onda smisurata del contagio, Covid-19.
Pertanto resta il ricordo indelebile di un uomo politico come De Luca che era riuscito a frenare brillantemente il propagarsi del virus.E grazie alle sue iniziative lo stesso governo Conte aveva ampliato e tutt'ora continua ad ampliare le medesime strategie anti Covid. Da qualche sera a questa parte i ristoratori sono scesi in starada a protestare le loro condizioni distarose. Per questo non deve mancare loro la vicinanza e la solidarietà. Ma va pure detto che bisogna fare attenzione su chi provoca l'astio di queste categorie di lavoratori, evitando guerriglie urbane contro le forze dell' ordine; evitando cioè di trovarsi in strada, padre contro figlio, fratello contro fratello su sponde diverse a darsele di santa ragione per colpa di una violenza quale derivato di circostanze su cui pendono ombre e mistero; che nulla ha da spartire con l'economia, nè con le categorie specifiche a manifestare in strada contro la chiusura dei locali pubblici. l tutto è stato voluto da partiti avversari che si vedono perdere il terreno sotto i piedi, non solo a Napoli, ma in tutta la penisola. Da cosa nasce cosa - dicevamo. Bene. Il modello De Luca inizia a diventare come un tarlo nel cervello degli avversari politici di spessore nazionale. Un rischio di elevata entità per quest'ultimi che potrebbero trovarsi di fronte ad una vera e propria nuova dottina politica: il "Deluchismo" quale sistema di potere e prassi politica ed economica alla base dello stato assistenziale, rassicurante per il cittadino, per i più deboli, ma soprattutto corretto e con regolamenti specifici al punto di mettere fuori gioco l' illegalità e le attività criminose collaterali ad una finta economia florida. Il Coronavirus, già da marzo scorso aveva cambiato tante cose nella natura portandoci tutti a gurdare indietro, a riflettere su quali rapporti avevamo con la natura.
Certo ci sono stati lutti e dispiaceri in molte famiglie, ma quella natura cambita ha perfino portato l 'Italia a riconoscere la propria identità contadina dalla cui economia vera da difendere, è quella dell' agricoltura, al di là di una impreditoria "borghese" nascosta sotto la patina di perbenismo, che evade le tasse o che per non pagarle se ne va a sfruttare l' uomo all'estero. Mai come adesso un uomo della prima Repubblica cerca di rimettere tutti i tasselli al proprio posto per ridare al Paese la propria identità, innanzitutto culturale e a pari passi con la promozione dei diritti umani, definendo, come lui stesso dice:"Le americanate sono monumenti all' imbecillità". Insomma, per molti De Luca usa metodi e linguaggio inappropriati rispetto agli schemi organizzativi di una Europa moderna. Ma il problema è esiguo poichè lo stesso governatore della Campania veste l' anima del Partito Democratico, che è in grado di spendere il potere politico a Strasburgo e a Bruxelles con un filo conduttore itellettuale. Ciò che manca al Movimento 5stelle, che gode ahimè soltanto del limitato potere popolare in quanto movimento, peraltro senza alcuna impronta intellettuale. Che dire? Da cosa nasce cosa, il Deluschismo, inizia a farsi strada, speriamo che duri.
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