PAURA E SGOMENTO SUL LUNGOMARE DI NIZZA LA FOLLIA DI UN PAZZO DIVENTA ATTENUANTE DI GRANDE VISIBILITA' DELL' ISIS SUL PIANO MONDIALE, GRAZIE ALLA SPETTACOLARIZZAZIONE DEI MEDIA



di Enzo Di Micco
Paura e sgomento sul lungomare di Nizza, mentre i fuochi pirotecnici scintillano a festa nel cielo blu della notte. La cronaca per quanto accaduto?... non è importante quanto lo sono  i falsi dettami di un giornalismo ormai sperduto nell’ accanimento al sensazionale, fino a servirsi di persone qualunque che riprendono immagini di morte col proprio smartphone, per sentirsi forse al centro dell’attenzione . Il giornalismo scadente, quella spazzatura che supera ogni stadio del perbenismo offendendo chi ha sancito il codice della deontologia professionale; offendendo addirittura le centinaia di grafici, impaginatori e tipografi che investono la passione verso la carta stampata. Dalla tv, allo smatphone per il solo motivo di sentire e far sentire la sensazione del brivido, con la scusa della notizia in tempo reale. Che pena!..Ma il guaio vero non è neppure questo. Anzi, c’è molto di più grave: ancora una volta si spettacolarizza senza dare chiarezza all’ opinione pubblica, quella “massa” alla quale si dovrebbe dare una corretta informazione, mettendo al sicuro il pensiero sincero.Udite, udite, che a cascarci sono finanche i politici del nuovo millennio: Il nostro presidente del Consiglio, Matteo Renzi, preso dalla giusta rabbia e commozione per quanto accaduto, dice: “ I terroristi non l’avranno mai vinta” – dimenticandosi che è italiano e quindi estraneo a quanto accade in Francia. L’Italia non è mai stata colpita, se soltanto minacciata con il supporto enfatico da parte degli stessi media italiani che manipolano l’opinione pubblica sul concetto dell’integrazione, che è ben diverso dall’ immigrazione. E aggiunge: “Non lasciare soli i francesi è l'impegno dell'Italia e di tutta la comunità internazionale”- Ma con queste dichiarazioni, Signor presidente del Consiglio quale aiuto morale può dare a François Hollande? Si rende conto o no che si coinvolge nella politica errata, sleale di quella destra estremista francese di Le Pen, che provoca stando nell’ ombra o attraverso i giornali e vignettisti, che a mio avviso non sono giornalisti
Il giornalista è colui che redige l’articolo con le regole inconfutabili delle 5 w. Il vignettista è uno che fa i disegni di satira sfiorando la mancanza di rispetto in chi crede che la satira sia offensiva. E’ vero. Anch’io ho riso con la satira, ma sulla gobba di Andreotti e sui finti capelli del cavaliere che neppure avrei dovuto ridere e me ne pento, ma non su Gesù Cristo a tre testicoli , questo mai. Noi siamo italiani e anche la destra italiana non è come quella francese, noi siamo stati educati a sostenere; a lamentarci anche, ma allo stesso tempo a tollerare, a dialogare, ad amare anche chi ci odia per ragioni religiose. Pertanto non dobbiamo farci prendere dall’ influenza francese, anche se la solidarietà non deve mai mancare agli stessi francesi. I colori della nostra bandiera che hanno un significato preciso, non devono mischiarsi con quelli francesi. Noi siamo europei, ma il significato dei nostri colori si riferisce ad un traguardo di un popolo che ha sempre mirato all’ Uguaglianza, alla Fratellanza, alla Giustizia. Obiettivi, questi, senza i quali non può esistere Dignità, Democrazia e Prosperità. Signor presidente del Consiglio, mi dispiace darle torto, ma il nostro Tricolore riassume i naturali "Diritti dell'Uomo", le aspirazioni di tutte le genti, la volontà di chi crede nella propria nazione volta al progresso, all’ integrazione, all’ accoglienza, con leggi adeguate, senza divisioni, stessi doveri e medesimi privilegi. Ma torniamo al tema centrale: autotrasportatore di professione, in attesa di divorzio, Mohamed Lahouaiej Bouhlel è stato descritto, come un “depresso, collerico”, che quando andava in crisi “spaccava tutto”. Per i vicini di casa era “uno squilibrato”. “Non aveva mai manifestato segnali di radicalizzazione ed era del tutto ignoto ai servizi segreti francesi”. Un soggetto cosi, quindi, sarebbe stato arruolato dall’ organizzazione Isis? Credo proprio di no. Ma con la spettacolarizzazione dei media abbiamo ora una figura, se pur inadeguata allo scenario del terrorismo internazionale attuale, presa in considerazione dagli stessi jiadisti per strumentalizzarla e farsi pubblicità nel mondo intero. La follia di un pazzo, è diventata attenuante di una grande visibilità dell’ Isis sul piano mondiale, grazie alla spettacolarizzazione dei media, che addirittura si servono delle riprese amatoriali di persone qualunque dotate di smartphone...cadendo cosi, nel tranello anche il nostro buon Matteo Renzi con le sue calde dichiarazioni, tutte favorevoli alla destra di Le Pen. E peraltro dando man forte alla destra italiana che ancora non capisce il significativo senso dell’integrazione che è ben diverso dall’ immigrazione ...

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