SCUOLE DECADENTI E FAMIGLIE ROVINATE.FIGLI BULLI E DISEDUCATI. MAESTRE MOLESTATRICI DI BAMBINI E PROFESSORI MINACCIATI DA STUDENTI. LO STATO DORME

Il professore mette un voto basso allo studente che a sua volta, ribellandosi, dice: “Non mi faccia incazzare, mi metta 6. Lei non ha capito chi comanda qui? Si metta in ginocchio”. E tutto questo nell'abominevole scenario di contorno in cui si sentono ridere  i  compagni di classe, qualcuno fra i quali riprede la scena col cellulare per poi pubblicare il video  in rete,  rendendolo  virale.
 Che cosa, dunque,  accade dietro il sipario del teatro scolastico, sempre più in basso? Colpa della Scuola non più in grado di affrontare le nuove generazioni? Colpa della famiglia che non ha più i valori sociali? Colpa dell'intera società in crisi perché sempre ad affannarsi nell' illusione di un finto benessere? La violenza è ormai allargata a macchia d'olio nell'istituzione scolastica di ogni ordine e grado. Si va dalle scuole dell' infanzia con le maestre  incoscienti verso i bambini, alle primarie  con il bullismo da parte di ragazzacci diseducati. Per non parlare di genitori appartenenti a quella generazione dell' ultimo ventennio durante il quale si è vista la più scadente delle scadenti dottrine politiche e governative, incapaci di dare sostegno ad una Scuola sempre più decadente. Uno Studio ONU sulla violenza contro i bambini e violenza nelle scuole e nelle altre strutture educative, mette in evidenza "che le violenze perpetrate dagli insegnanti e dal personale scolastico, includono la violenza fisica, tipologie di punizioni psicologicamente umilianti, violenze sessuali o discriminanti e il bullismo. La Convenzione sui diritti dell'infanzia prescrive che gli Stati adottino tutte le misure necessarie a garantire che la disciplina scolastica sia impartita conformemente a quanto stabilito dal suo testo". Sebbene le scuole giochino un ruolo importante nel proteggere i bambini dalla violenza, per molti di loro la scuola rappresenta un luogo di violenza. Dall’ altra parte, invece, ci sono fatti ben più gravi che vanno nella direzione di aggredire fisicamente il docente quale  dipendente dello Stato, vincitore di concorso. Insomma, se le due sponde sembrano avere una forte contraddizione, pare sia arrivato il momento che lo Stato si dia da fare per realizzare attenuanti per alunni e docenti. Quest’ultimi spesso importunati e umiliati da studenti perdigiorno che non hanno voglia di apprendere. Pertanto il docente deve essere difeso per primo, poi l’alunno, in quanto gli insegnanti devono poter svolgere ognuno il proprio lavoro, in modo dignitoso, e senza essere aggrediti fisicamente da alunni.
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